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Bankitalia, Panetta: completare razionalizzazione strutture e processi

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Pianto integrazione con uffici centrali senza alterare rete territorio

Roma, 28 mar. (askanews) – La Banca d’Italia deve “proseguire e completare la razionalizzazione di strutture e processi, mantenendo l’assetto organizzativo allineato all’evoluzione delle attività istituzionali e alla ricerca dell’efficienza”. Lo afferma il governatore, Fabio Panetta, nella sua relazione all’Assemblea dei partecipati al capitale, sul bilancio 2023 dell’istituzione.

“All’atto del mio insediamento ho rivolto al personale della Banca d’Italia un messaggio in cui auspicavo l’apertura al cambiamento e all’innovazione – ha ricordato – senza disperdere tuttavia i valori che hanno sorretto nel tempo l’autorevolezza e il prestigio dell’Istituto. Coniugare la continuità con l’innovazione è l’obiettivo a cui ispirare il disegno organizzativo, i metodi di lavoro, le procedure operative. Vanno colte le opportunità offerte dalla digitalizzazione”.

Occorre “una speciale attenzione all’utilizzo consapevole delle risorse finanziarie, per tenere costantemente sotto controllo la dinamica dei costi”. Inoltre, secondo Panetta “mettendo a frutto l’esperienza acquisita con il modello di lavoro ibrido, che comporta un minor fabbisogno di spazi negli uffici, è stato definito un programma di riallocazione delle strutture che produrrà un sensibile calo dei costi immobiliari”.

“Va poi data risposta alle aspettative che si sono formate negli ultimi anni sul dimensionamento e sulle attività della rete territoriale. La presenza diffusa sul territorio nazionale è un valore che riflette le origini storiche della Banca e ne rinsalda i legami con la società civile; ma – ha detto il governatore – bisogna essere consapevoli che molte delle funzioni tradizionalmente svolte a livello locale hanno perduto nel tempo la loro ragione d’essere”.

“È in fase di valutazione un progetto per continuare ad assicurare i servizi che oggi l’Istituto fornisce sul territorio attraverso una maggiore integrazione con gli uffici centrali, con aggiustamenti che non alterino in modo significativo la configurazione della rete”. Su questo progetto “e sugli altri temi che possono promuovere la modernizzazione dei sistemi gestionali e il miglioramento delle condizioni di lavoro non mancherà il dialogo con le organizzazioni sindacali – ha assicurato – che è condizione essenziale per il buon funzionamento dell’Istituto se si realizza con un confronto aperto, leale e costruttivo”.

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