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World Compliment Day, le espressioni da conoscere nei viaggi studio all’estero

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Wep: per esprimere gratitudine e alcuni preziosi consigli da tenere a mente

Roma, 1 mar. (askanews) – I complimenti possono influenzare l’umore e l’autostima di chi li riceve e sono degli ottimi strumenti per instaurare un clima positivo ed empatico. Nella frenesia dovuta agli impegni della vita quotidiana, o nel contesto di un soggiorno studio internazionale, spesso si sottovaluta l’impatto emotivo delle espressioni gentili, anche se ci sono delle circostanze in cui potrebbero fare la differenza.

In occasione della Giornata mondiale del Complimento (1° marzo), informa una nota, WEP, organizzazione attiva nel settore degli scambi culturali e linguistici nel mondo, propone un viaggio interculturale alla ricerca dei modi e delle espressioni con cui esprimere gratitudine nel mondo per iniziare con lo spirito giusto un’esperienza all’estero.

Espressioni da conoscere per sorprendere i local Ci sono dei modi di dire che, se tradotti letteralmente in italiano, possono trarre in inganno perché non “suonano” come degli elogi. Per non essere colti impreparati, WEP ha stilato un elenco dei più curiosi complimenti sparsi nel mondo:

1. “Tu es mon Petit Chou”: questa frase francese che letteralmente significa “tu sei il mio piccolo cavolo”, è comunemente utilizzata per esprimere dolcezza e affetto. Infatti, il nome “chou” in Francia si usa, oltre che per l’ortaggio, anche per indicare una pasta dolce di forma tonda e morbida, lo “chou à la crème” che in italiano si traduce con bignè. Da dedicare a qualcuno di dolce!

2. “Tamago gata no kao”: l’espressione giapponese si traduce come “tu sei un uovo con gli occhi” e potrebbe sembrare l’opposto di un complimento. Però contestualizzandola si riesce a cogliere meglio la lusinga che si cela dietro all’apparenza: il viso ovale è infatti considerato un tratto molto attraente per la cultura giapponese! Perfetta quindi per complimentare l’aspetto del proprio interlocutore.

3. “Good on ya mate!”: slang australiano utilizzato per esprimere un sincero “ottimo lavoro!”. Il sostantivo “mate” per gli Australiani ha infatti un significato più profondo della traduzione classica di “compagno” e viene comunemente utilizzato anche per indicare amici e fratelli. “Good on ya” è la forma breve ed informale di “good on you”, “buon per te”. Si può quindi usare questa espressione in un contesto in cui si vuole esprimere approvazione e stima per i risultati raggiunti. 4. “Gaja Gamini”: un animale a cui si potrebbe essere associati in India è l’elefante. La frase hindi “gaja gamini”, traducibile come “cammini come un elefante”, per la percezione occidentale potrebbe sembrare quasi un’offesa rivolta ad una camminata pesante. In India, però, il passo di un elefante è considerato maestoso, lento ed elegante.

5. “Uma pessoa fofinha”: letteralmente traducibile come “una persona soffice/morbida”, questa espressione portoghese si utilizza per descrivere qualcuno che è carino e gentile. “Fofinha” si ottiene aggiungendo all’aggettivo “fofo” portoghese (“morbido”) il suffisso vezzeggiativo “-inha”, impiegato per rafforzare il concetto (in questo caso “extra morbido”) e che infatti si può usare anche con altre parole, come, ad esempio, “amigo” (“amico”) che diventa “amiguinho” (“un amico a me molto caro”).

6. “Chen yu luo yan”: questo tipo di proverbio cinese, che si traduce con la frase “pesci in immersione, oche in picchiata” viene utilizzato per elogiare l’aspetto fisico di una persona. L’espressione, infatti, deriva da un’antica leggenda per cui si racconta che una donna di estrema bellezza era in grado di far scordare ai pesci come nuotare e alle oche come sbattere le ali per volare. Scalderà il cuore della persona a cui sarà dedicata.

Le piccole cose: come complimentarsi: Ci sono dei modi e dei momenti in cui un complimento può davvero essere toccante per chi lo riceve, altri in cui può creare imbarazzo. Sapere come vengono percepiti i complimenti anche nel luogo in cui si viaggerà è importante per non generare malintesi! Di seguito alcuni utili suggerimenti da tenere a mente:

1. Considerare il luogo: ci sono delle occasioni in cui è meglio complimentarsi davanti ad un pubblico (es. un importante riconoscimento per un successo scolastico/lavorativo), altri in cui è più apprezzato un momento dedicato, sincero e intimo (es. una qualità personale che si rispetta e si ammira). Considerare la personalità di chi riceve i complimenti è senz’altro essenziale per non creare imbarazzo, così come la cultura di riferimento (es. in Cina si tende a non esternare i propri sentimenti in pubblico). 2. Essere spontanei e andare oltre la superficie: i complimenti su un cambio di look sono sempre molto apprezzati, però non bisogna dimenticarsi di elogiare anche le qualità interiori di una persona, una buona pratica che può contribuire ad instaurare dei legami più autentici e intimi (es. lodare l’intelligenza di un’osservazione del proprio interlocutore). 3. Le azioni parlano più delle parole: nonostante il ruolo rilevante delle parole, spesso le azioni possono contribuire a valorizzarle e concretizzarle: invitare gli amici della nuova scuola a casa per passare del tempo insieme, comprare un piccolo regalo di riconoscenza per la famiglia ospitante sono solo alcune delle possibili azioni che si possono fare per dimostrare la propria gratitudine.

“Conoscere le espressioni per complimentarsi in un’altra lingua e le abitudini culturali correlate è un ottimo metodo per iniziare al meglio la propria esperienza di studio all’estero. Informarsi su come esprimere gratitudine e riconoscenza, nel rispetto del contesto culturale di destinazione, prima di partire è importante per integrarsi al meglio nella realtà locale,” afferma Diana Frattini, Head of Marketing di WEP Italia, “II percorso di formazione pre-partenza WEP, che prevede sia momenti di formazione online con la piattaforma di e-learning WEP Campus, sia attività in presenza come WEP Challenge, è progettato per supportare e preparare al meglio il momento fondamentale di incontro per tutti gli studenti in partenza per un viaggio studio all’estero. All’insegna della scoperta, della socializzazione e del confronto, aiuta ad affrontare le differenze culturali che si incontreranno nel Paese ospitante, a partire dai complimenti che si possono fare e ricevere nelle varie parti del mondo”.

WEP offre la prima serie di eventi online in Italia per aiutare studenti, genitori e insegnanti a dare più forma alle esperienze di soggiorno scolastico internazionale. Il 2 marzo sarà, inoltre, possibile partecipare a una giornata di Open Day WEP, presso le sedi di WEP a Milano, Torino, Oderzo (TV) e Roma.

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