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Veneto, Lega: Meloni capisca, scontro farebbe male a tutti

AttualitàVeneto, Lega: Meloni capisca, scontro farebbe male a tutti

Villanova: “Basta una scintilla e scoppia l’incendio”
Milano, 28 gen. (askanews) – “Sia chiara una cosa: ai veneti le imposizioni non sono mai piaciute. In Veneto l’aria è satura di benzina: basta una fiamma, anche accidentale, perché si accenda un incendio. A Roma, da Giorgia Meloni in giù, devono capire che vanno evitati inutili scontri che farebbero male a tutti”. Alberto Villanova, capogruppo della Liga Veneta nel consiglio regionale del Veneto, intervistato da Affaritaliani.it, risponde a Raffaele Speranzon (FdI) e a Raffaele Nevi (FI) che ieri hanno chiuso categoricamente al terzo mandato e quindi alla ricandidatura di Zaia alle prossime elezioni regionali in Veneto. E ribadisce: “Se si andasse al muro contro muro con imposizioni siamo pronti a tutto, anche ad andare soli, come Lega e Lista Zaia, alle elezioni regionali. Abbiamo migliaia di amministratori bravi e competenti. Abbiamo con noi il miglior governatore d’Italia. Se i partiti romani nostri alleati non ascolteranno la volontà del popolo veneto e se vorranno imporre un candidato non leghista, siamo pronti a tutto: veneto ai veneti”.
E avverte: “Al partito della premier deve essere chiaro che più si chiudono nei palazzi romani, più in Veneto scenderemo in piazza per i diritti della nostra gente. La prima scelta dei Veneti è Luca Zaia: non lo dico solo io, ma i cittadini, la gente. E noi della Lega per questo stiamo lavorando. I veneti vogliono la libertà di votare ed eleggere chi amano e non chi viene deciso nei palazzi romani. È per questo che l’iniziativa del segretario Stefani sta avendo un successo così ampio. Non siamo sicuri però che a Roma abbiano ancora compreso il messaggio. Nel dubbio allora continueremo la raccolta firme nei prossimi weekend: la voce del popolo veneto deve diventare un grido di guerra: il veneto ai veneti. La nostra gente lo sta dicendo chiaramente che vuole ancora un presidente a guida leghista. E per noi questa è dunque la linea del Piave: su questo non si passa. Visto che ultimamente gli alleati a Roma ci dicono sempre e solo dei no, il candidato alle Regionali in Veneto per noi deve comunque essere esponente della Lega che, in continuità con Luca Zaia, deve portare avanti questi anni di ottima amministrazione. Senza dimenticare l’autonomia: eravamo gli unici a Roma la scorsa settimana a difendere in Corte Costituzionale, quando la Consulta si è espressa bocciando il referendum abrogativo, i 2 milioni e 300 mila veneti favorevoli all’autonomia. Gli altri dove erano?”.

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