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TAR Campania ‘cancella’ la giunta, una sola donna tra gli assessori Comune di Positano

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Napoli – Una sentenza del Tribunale Amministrativo della Campania ha “annullato” il decreto di nomina della Giunta comunale di Positano, celebre località della Costiera Amalfitana in provincia di Salerno. Il Tribunale amministrativo regionale ha ritenuto illegittimo il fatto che nella squadra comunale del sindaco Giuseppe Guida ci sia un solo assessore donna.

Si tratta di una situazione contraria alla legge Delrio 2014, che stabilisce che “nei consigli comunali con popolazione pari o superiore a 3.000 abitanti, la rappresentanza di entrambi i sessi non può essere inferiore al 40%”. La parità di genere non è rispettata nel Comune di Positano. La giunta nominata dal sindaco Guida è composta da quattro membri, ma solo Margherita di Gennaro, che è anche vicesindaco, è una donna.

Il ricorso al Tribunale Amministrativo è stato presentato dalle donne elettori di Positano. La consigliera di opposizione Gabriella Guida, di ‘Su per Positano’, ha spiegato: “Prima di presentare il ricorso, abbiamo chiesto più volte al sindaco di adeguare la composizione della giunta alla normativa vigente. Tuttavia, la nostra richiesta non è stata chiaramente accolta”.

“La decisione del TAR ci soddisfa, ma è deplorevole che sia stata scritta una brutta pagina per Positano. Per la società, il rispetto delle quote di genere dovrebbe essere scontato. Tuttavia, è evidente che non è così. Ciò che conta davvero non è solo il rispetto della legge, ma i principi che la ispirano”.

“La difesa del Comune ha addotto argomenti ritenuti offensivi per le donne di Positano”, ha aggiunto Guida. La legge consente un allentamento del limite del 40%, ma solo nel caso in cui sia praticamente impossibile garantire la presenza di entrambi i sessi nei limiti previsti dalla normativa. A questo proposito, il Comune ha spiegato di aver condotto uno studio preliminare “per verificare se ci fossero consiglieri donne tra i candidati non eletti e tra le cittadine che non hanno partecipato direttamente alla mischia politica”, ma “tutte le cittadine formalmente interpellate hanno esplicitamente rifiutato di assumere l’incarico”.

Per il TAR, le Autorità avevano condotto solo “un’indagine inadeguata, limitata a cinque concittadine per una popolazione di 3.900 abitanti”. Gabriella Guida ha aggiunto: “Il Comune ha detto di aver contattato cinque persone, ma per sostenere la validità dell’indagine ha anche riferito che molte donne sono gravate non solo dal lavoro, ma anche dalla cura della famiglia. Tutti i cittadini possono essere costretti a sostenere questo onere. Una posizione del genere ci è sembrata eccessiva o, a tutti gli effetti, fuori luogo. Purtroppo, sia la sentenza che la legge sono chiare”.

Lucio Giacomardo

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