Cooperative: “Situazione ferma al 2014. Nessun impegno concreto”
Roma, 24 mag. (askanews) – “Non piú prorogabili gli adeguamenti tariffari per i servizi che riguardano il settore della disabilità e della salute mentale nelle Marche. C’è estrema urgenza affinché la Regione si attivi concretamente nel riconoscere gli adeguamenti tariffari necessari per i servizi extraospedalieri (non riabilitativi) che si occupano di persone con disabilità e persone con problematiche della salute mentale”. Lo sostengono organizzazioni e cooperative del settore socioassistenziale e sociosanitario delle Marche, tra cui AGCI Imprese Sociali, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoop Sociale, che, scrivono “hanno già ricevuto più volte dichiarazioni di disponibilità dal Presidente Francesco Acquaroli e dall’Assessore Filippo Saltamartini” ma “nonostante i vari incontri con la struttura dirigenziale, in cui si assicurava tale disponibilità ed in cui le scriventi Organizzazioni hanno ribadito le difficoltà sulla sostenibilità dei servizi, ad oggi non è stato preso alcun impegno concreto”.
“I servizi in questione – spiegano – non hanno ricevuto adeguamenti economici dal 2014, nonostante gli aumenti contrattuali stabiliti dal CCNL del settore. Di fronte a questa sfida, le parti richiedono un’azione rapida e concreta per assicurare la continuità e la qualità dei servizi offerti”. Si auspica inoltre “che l’iniziativa porti a un dialogo costruttivo e a impegni tangibili che riflettano il valore e l’importanza di questi servizi nella comunità e degli operatori economici impegnati a garantirli”.
“Nel socio-sanitario le prestazioni per la salute pubblica e la giustizia sociale, oggi si basano su un sistema tariffario fermo da oltre dieci anni (mentre la sola inflazione è cresciuta dal 2012 al 2021 di oltre il 16%) con una tendenza che appare in ulteriore drammatico aumento; un sistema, dunque, che non consente né di ripagare i costi di gestione delle strutture, né di garantire un lavoro dignitoso agli operatori del settore e di conseguenza, di non poter soprattutto fornire l’adeguata cura alle persone fragili. Non si tratta di servizi privati, ma che fanno parte dell’intero SSR (servizi LEA) e come tali vivono infatti del contributo pubblico”.
“In rappresentanza dei diversi soggetti impegnati in tutto il territorio regionale nella realizzazione di servizi e prestazioni fondamentali per il benessere di una larga fascia di popolazione, AGCI Imprese Sociali, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoop Sociale – concludono le cooperative – ritengono dunque non più prorogabili interventi per la creazione di un provvedimento di adeguamento delle tariffe per tutti i servizi sociosanitari, secondo l’incremento percentuale dei costi di produzione e garantendo, contestualmente, copertura economica al volume di prestazioni attualmente erogato”.