Alle 20.10 di lunedì la scossa più forte degli ultimi 40 anni: magnitudo 4.4
Napoli, 21 mag. (askanews) – Torna a tremare, violentemente, la terra nei Campi flegrei. Dopo alcune scosse di lieve entità registrate in mattinata, a partire dalle 19.51, è iniziato uno sciame sismico che ha provocato scosse forti. La più violenta alle 20.10, con magnitudo 4.4, intervallate da altri eventi tellurici tra i 2.4 e i 3.9 gradi di magnitudo. Tutti a una profondità di 3 km nell’area della Solfatara a Pozzuoli. Quella registrata alle 20.10, con magnitudo 4.4, è stata la scossa di terremoto più violenta degli ultimi 40 anni nella zona dei Campi flegrei.
Le scosse si sono avvertite nitidamente non soltanto nella zona flegrea, ma anche in tutta la città di Napoli e in moltissimi comuni della provincia. Preoccupazione e ansia fino all’isola di Procida. Al momento non si registrano danni di notevole entità, ma sono state segnalate lesioni agli edifici, caduta di cornicioni di palazzi e rotture di suppellettili in abitazioni e negozi. Moltissimi i cittadini in strada non solo a Pozzuoli, ma anche a Bacoli e su tutto il litorale flegreo.
Vigili del fuoco, personale della Protezione civile e polizie municipali sono al lavoro fin dalla prima serata di ieri per sopralluoghi e ispezioni tecniche mentre si registrano rallentamenti o sospensioni ad alcune linee ferroviarie che attraversano il territorio campano.
In attesa di capire se ci siano problemi di staticità, martedì scuole chiuse a Bacoli, Pozzuoli e Quarto ma anche nelle Municipalità IX e X di Napoli. Intanto, sono in corso a Roma nella sede della Protezione civile nazionale di via Vitorchiano i lavori dell’Unità di crisi appositamente convocata dal capo Dipartimento Fabrizio Curcio, in costante contatto con il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci: “Lo sciame sismico che nella serata di oggi è stato avvertito nell’area dei Campi flegrei continua a suscitare comprensibile apprensione tra gli abitanti”, ha sottolineato il ministro in una dichiarazione.