Costruito nel 1826 per volontà del Console britannico a Napoli Sir Henry Lushington, il cimitero degli Inglesi o acattolico nasce per ospitare le sepolture dei protestanti stranieri. All’inizio esso fu realizzato in un’area poco distante dal borgo di Sant’Antonio Abate, separato da un muro dalle abitazioni con il nome di Cimitero di Santa Maria della Fede. Col passare del tempo si arricchì di splendide aiuole e giardinetti, seguendo il tipico gusto del giardino romantico all’inglese. Nel 1852 venne ingrandito e nell’ultimo decennio dell’Ottocento, per via dei lavori del Risanamento e ampliamento della zona, fu distrutto e ricostruito alla Doganella, di fronte al Cimitero Monumentale di Santa Maria del Pianto. Le sepolture vennero trasferite al nuovo cimitero. Tuttavia, una parte del sito originario sopravvive nei pressi della chiesa di Santa Maria della Fede, privato delle tombe e adibito a parco pubblico, conservando alcuni monumenti funebri di particolare interesse artistico tra i quali una grande statua femminile seduta, opera di Francesco Jerace, un altro a cubo di David Vonwiller, fondatore nel 1829 di una delle prime filande del cotone nel Meridione, a Fratte di Salerno, e infine l’altro con grande statua di angelo stante su di una piccola gradinata, in procinto di aprire la porta del Paradiso, della famiglia Freitag, altri svizzeri artefici dello sviluppo delle industrie tessili a Scafati.
Nel nuovo cimitero alla Doganella, invece, oltre all’amenità del luogo, si respira un’atmosfera particolare, ricca di fascino e suggestione, dove la mente si libera al ricordo dei personaggi, più o meno famosi, degli ultimi due secoli di storia inglese a Napoli: basti pensare a Friedrich Dehnhardt (1787-1870), botanico tedesco, direttore del Real Orto Botanico di Napoli, che curò la sistemazione dei giardini della Villa Floridiana e della Reggia di Capodimonte, William Gell (1777–1836), archeologo, viaggiatore e scrittore inglese, amico di Edward Dodwell e Keppel Richard Craven Anton e Sminck van Pitloo (Arnhem 1790 – Napoli 1837) pittore olandese e grande protagonista della cosiddetta scuola di Posillipo.
Di grande impatto è la tomba a forma di tenda da campo realizzata in pietra, posta al centro del vecchio impianto cimiteriale.
Elena Regina Brandstetter
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