LOMBARDIA – Durante l’ultimo mese, gli scioperi del personale aereo di molte aziende ha causato ritardati e cancellazioni generando molta confusione negli aeroporti. Nondimeno, l’incertezza sulla disponibilità degli aerei e la possibilità di lunghe attese hanno conseguito ad un notevole malessere tra i passeggeri. Il prezzo più alto l’hanno però di certo pagato le compagnie aeree, per un ammontare di 4/5 miliardi di euro. Oggigiorno, i prezzi dei voli aerei sono aumentati del 60%, purtuttavia non siamo certi di raggiungere la destinazione o di trovare le nostre valigie ai rulli presenti in aeroporto all’arrivo. Una situazione di forte disagio.
In Europa, nel periodo tra aprile e giugno di quest’anno, abbiamo registrano più del doppio delle cancellazioni rispetto ai vettori statunitensi. L’aeroporto di Bruxelles è quello che si aggiudica in assoluto il titolo di campione d’Europa per ritardi e cancellazioni, registrando nei primi 9 giorni di luglio il 72% di ritardi aerei sul totale transitante nell’aeroporto.
Contrariamente, al primo posto per puntualità troviamo l’aeroporto italiano di Bergamo, dove i ritardi raggiungono il 3% del totale dei voli. Nella classifica dei più puntuali si aggiudica il quinto posto un altro aeroporto italiano, quello di Catania.
Giorgia Cremona
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