Primo giorno di semilibertà per Pietro Maso, il 37enne di Montecchia di Crosara (Verona) condannato a 30 anni per aver ucciso i genitori. Mercoledì mattina Maso è andato al lavoro in una azienda del Milanese. Tornerà in carcere in serata per trascorrere la notte. La semilibertà prevede infatti che il condannato esca dal carcere per partecipare ad attività lavorative, istruttive o utili al reinserimento sociale. Maso è uscito intorno alle 7,30 dal carcere di Opera, dove è detenuto. È salito a bordo della sua auto ed è andato a lavorare. Diciassette anni fa, il 17 aprile 1991, insieme a tre complici (di cui uno minorenne) Maso trucidò a colpi di spranga e padella Antonio Maso e la moglie Maria Rosa Tessari a Montecchia di Crosara, nel Veronese.
LE VALUTAZIONI DEI GIUDICI – I giudici di sorveglianza di Milano gli hanno concesso il regime di semilibertà il 14 ottobre scorso basandosi su alcune valutazioni, come il rapporto con la fidanzata, una giovane donna milanese, il rapporto ricostruito con le sorelle e la capacità di Maso di affrontare la realtà esterna, compresa la pressione mediatica alla quale era riuscito a far fronte senza mai concedere interviste e senza mai mettersi in mostra.
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