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Il Tribunale di Napoli respinge ricorso sindacale contro licenziamenti di Whirlpool

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Il Tribunale di Napoli ha respinto una denuncia antisindacale presentata dai sindacati contro il licenziamento dei lavoratori dello stabilimento di Via Argine da parte della Whirlpool. La decisione è stata annunciata dai funzionari sindacali.

Secondo il giudice Maria Rosaria Lombardi, “si deve tener conto del fatto che l’azione della resistente, che non ha proseguito l’investimento dopo il maggio 2019 come previsto dal piano e ha interrotto le attività di produzione dal 1° novembre 2020, non è espressione di antisindacalità”.

“La sentenza afferma che si tratta di scelte che costituiscono espressione del diritto alla libertà di iniziativa economica previsto dalla Costituzione, che può essere limitato dalla necessità sociale ma non dalla volontà dell’avente diritto. Di conseguenza, la domanda principale deve essere respinta in questa fase del procedimento”.

In secondo luogo, per quanto riguarda le “domande subordinate presentate dai ricorrenti”, il testo dell’accordo è chiaro: “il termine ultimo per l’impegno a non presentare ricorso nei procedimenti ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge n. 223/1991 è il 31 dicembre 2020”.

Infatti, “le date indicate si riferiscono all’impegno del Governo di garantire l’utilizzo di un cuscinetto previdenziale conservativo nel 2019 e nel 2020, piuttosto che al piano economico 2019/2021, e quindi alla sua durata in considerazione della sua natura programmatica, contrariamente a quanto sostenuto dai ricorrenti. Essa trova la sua giustificazione nella situazione a cui si riferisce. Per queste ragioni, il ricorso deve essere respinto”.

In breve, il giudice ha concluso che “non ci sono le basi per considerare l’affermazione di responsabilità aggravata per abuso di mezzi procedurali”. Infatti, “la complessità del caso considerato, in particolare in relazione alla natura dell’Accordo Quadro, non consente di ravvisare un’imprudenza nell’azione intrapresa”.

Dopo che ieri Whirlpool ha inviato le lettere di licenziamento a 321 lavoratori dello stabilimento di Via Argine a Napoli, Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno sciopero di due ore al termine della giornata lavorativa contro i lavoratori dello stabilimento di Cassinetta. I lavoratori di Napoli hanno tenuto una manifestazione questa mattina per decidere ulteriori azioni di protesta.

Lucio Giacomardo

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