Era il lontano 1998 quando i coniugi Edwards abbandonarono Londra per fuggire segretamente in Francia. Sulle loro spalle gravava il delitto degli anziani genitori di lei, uccisi dai due a sangue freddo e sotterrati in giardino. Un crimine rimasto nell’oscurità per quindici lunghissimi anni, riportato alla luce da una confessione telefonica a cuore aperto avvenuta tra Chris Edwards e la sua amata matrigna Tabita.
A seguito del ritrovamento dei corpi dei due anziani la polizia aprì un’indagine che soltanto nel 2014 si concluse con la condanna dei due coniugi a 25 anni di reclusione. Ed Sinclair, autore e produttore (compagno di Olivia Colman), ammaliato da questa stranissima coppia e dalla loro macabra storia, decide di stendere una sceneggiatura che ben presto attira l’attenzione di Will Sharpe, che sceglie di dirigerla, e di HBO che si fa portavoce, distribuendola on demand. Così vede per la prima volta la luce Landscapers, una miniserie composta da 4 episodi in onda dal 14 gennaio su Sky Atlantic e dedicata ai coniugi Edwards, raccontati attraverso una chiave piuttosto lontana dal thriller investigativo e più vicina al racconto psicologico-sentimentale.
Difatti lo stile di Sharpe predilige un tono quasi ovattato che cede il passo al metacinema, omaggiando alcuni dei classici del cinema del passato. Gli Edwards sono degli attenti e curiosi cinefili, che collezionano pezzi unici, tra cui locandine, costumi, fotografie autografate e tantissimi altri cimeli di numerosi classici western. Una passione che sconfina il più delle volte in vera e propria ossessione, tanto da causare lo sperpero di tutti i risparmi dei due (precedentemente sottratti ai deceduti genitori di Susan).
E da qui l’inizio della fine dell’idillio francese, costellato da insormontabili barriere linguistiche ed inevitabili problemi economici. Un prodotto alquanto particolare quello ideato da Ed Sinclair, che sicuramente non riesce a parlare a tutti, in quanto molto distante dalle aspettative nei confronti di una storia come questa. Se si è in cerca di thrilling e di un classico intreccio investigativo Landscapers non è assolutamente una serie che scava nel delitto o cerca di ricostruire l’accaduto.
Non vi è alcun tentativo di descrivere l’assassinio, ma una ricorrente volontà di scavare negli animi di questi due bizzarri personaggi e di raccontare un legame di reciproca devozione quasi assurda. Olivia Colman in stato di grazia, dona alla protagonista un ventaglio di sfumature emotive che vanno ben oltre lo schermo. Una serie che si apprezza molto per le interpretazioni, meno per la trama.
Giada Farrace
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