Un approccio storico e documentale per il nuovo libro “Io, sono Giuditta” di Assunta Mango, che sarà presentato venerdì 28 giugno alle 18.30 presso la Libreria Raffaello di Via Kerbaker a Napoli.
L’opera, riporta la vicenda di Giuditta Guastamacchia, la nota Assassina della Vicaria, che in pieno tumulto legato alla Repubblica Partenopea, si macchiò, con un prete suo amante e con i complici, dell’atroce delitto del giovanissimo marito, facendolo a pezzi e disperdendone le membra per la città. Arrestati, torturati, processati ed impiccati, la testa e le mani dei rei, per anni rimasero esposte in gabbiette appese a Castel Capuano, quale monito per la popolazione.
Ma Giuditta non è solo un’assassina, ma anche un fantasma che sembra appaia ogni 19 aprile, ricorrenza della sua uccisione, nelle stanze del Castello.
Verbali della Gran Corte della Vicaria, missive con i Bianchi della giustizia, cronache e diari, la condizione delle donne in quegli anni, la visione antropologica popolare, il percorso dei condannati ed anche le condizioni di morte e prigionia, il tutto per consentire al lettore una chiara visione dei fatti.
Un assassinio tanto feroce da essere riportato con dovizia di particolari nelle cronache dell’epoca, e da essere punito con l’uccisione dei rei, non prima di aver subito lo “strascino a coda di cavallo”.
È questa l’incredibile storia di Giuditta Guastamacchia, che da più di 200 anni fa parlare di sé, e su cui finalmente è stata fatta luce, con tanto di testimonianze documentali.
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