In pista anche Decaro, “ma lui potrebbe essere candidato Puglia”
Roma, 10 giu. (askanews) – Tanti europarlamentari, il posto d’onore di prima delegazione nel gruppo Pse, ma anche un nodo da sciogliere, quello del capogruppo a Bruxelles. E’ in fondo un piacevole problema, ma in ogni caso una questione che Elly Schlein dovrà gestire con grande accortezza, perché sono molti i nomi di primo piano che potrebbero ricoprire quel ruolo. Innanzitutto c’è da chiarire che le caselle sono di fatto diverse: il posto di capodelegazione Pd nel gruppo di Socialisti e democratici, il ruolo di capogruppo dell’intera pattuglia di parlamentari di S&d, la casella di vice-presidente del Parlamento europeo in questi anni affidata a Pina Picierno.
Come prima delegazione di S&d il posto di capogruppo dovrebbe spettare proprio al Pd e da tempo si faceva per esempio il nome di Stefano Bonaccini, che ha totalizzato 389mila preferenze. Tante, ma meno di quelle che ha preso Antonio Decaro, quasi 500mila, dato difficile da ignorare. Ma un parlamentare Pd sottolinea: “Lui tra un anno potrebbe essere il candidato in Puglia”.
Al tempo stesso l’ex governatore dell’Emilia Romagna potrebbe voler mantenere il suo ruolo di presidente Pd. Sia Bonaccini che Decaro, peraltro, sono alla prima esperienza al Parlamento Ue e questo, spiega qualcuno, potrebbe essere considerato un problema.
C’è poi Nicola Zingaretti, il cui nome era circolato soprattutto per la casella di vice-presidente del Parlamento europeo. Zingaretti, d’altro canto, nel centro è arrivato terzo, dietro a Elly Schlein e Dario Nardella, senza superare le 100mila preferenze.
Inoltre, bisogna anche considerare che per assegnare a lui la vice-presidenza bisognerebbe ‘bocciare’ la Picierno, che al sud ha conquistato comunque 121mila preferenze e che allo stato è l’unica donna in un ruolo apicale nell’europarlamento. Quindi, c’è anche da valutare la posizione di Brando Benifei, attuale capodelegazione, rieletto con 64mila preferenze. Un puzzle che la Schlein comporrà nelle prossime settimane.