Le Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato hanno dato il via libera a una norma che estende la possibilità di una “tregua fiscale” per i tributi locali (Imu, Tari, addizionale Irpef e bollo auto) cancellando le fatture fiscali inferiori a 1.000 euro.
In questo caso, lo stralcio si applicherebbe anche alle fatture emesse tra il 2000 e il 2015 per quanto riguarda le imposte. Questa disposizione è contenuta nell’emendamento del Governo al decreto “MilleProroghe” approvato dalla Commissione.
Mentre la Legge di Bilancio 2023 consentiva ai Comuni di esentare solo la parte relativa a sanzioni e interessi, l’emendamento estende la possibilità di esenzione alla parte principale della fattura fiscale, cioè quella relativa alle imposte. I Comuni dovranno adottare la relativa delibera entro il 31 marzo 2023 e pubblicarla sul proprio sito web comunale.
Questo non pregiudica il diritto delle Autorità di non esentare multe e interessi, come previsto dalla legge di bilancio. Anche in questo caso, le relative misure devono essere adottate entro il 31 marzo e non il 31 gennaio. In ogni caso, le aziende che non prendono provvedimenti entro il 31 marzo sono automaticamente soggette solo all’esonero da multe e interessi.
Lucio Giacomardo