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Difesa, Marina e Guardia Costiera impegnate per la libertà sindacale

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Si apre un nuovo scenario per la Marina Militare e la Guardia Costiera con la firma del primo Decreto Attuativo della legge 28 aprile 2022, n. 46 sulla libertà sindacale del personale militare e delle forze di polizia ad ordinamento militare. Se ne è parlato oggi al convegno “Marinai e Guarda Coste: guardare al futuro sindacale ancorati alle esperienze del passato”. Organizzato su iniziativa del senatore e capitano del Corpo Capitaneria di Porto, Gregorio De Falco, presso il Convento di Santa Maria a Roma.

“Un soldato è un essere umano. I militari sono cittadini e devono essere considerati soldati con gli stessi diritti dei civili, più alcuni obblighi, ha detto De Falco. Creare un sindacato militare ha il significato civile di riconoscere i diritti fondamentali del personale militare. Qualsiasi organizzazione civile, anche quella militare, funziona meglio quando tutti partecipano. È questo il senso di un sistema democratico”.

De Falco ha osservato di non essere pienamente d’accordo con la struttura della legge.Secondo il senatore, la prima cosa da fare è la sicurezza dei lavoratori e l’organizzazione del lavoro. “La nostra attività è ancora basata sul sacrificio personale e su una scarsissima organizzazione”.

Per il senatore di FI Maurizio Gasparri, l’importante è non far aumentare i numeri. “Quando si hanno 30 o 40 sigle, diventa molto difficile dialogare. Abbiate pazienza, accettate questa fase sperimentale e ricordate che il settore ha le sue peculiarità. Tre o quattro sigle lo renderanno più potente”.

Secondo il segretario generale del Siap Giuseppe Tiani: “La cosa di maggior importanza è essere uniti, non frammentati. È fondamentale evitare la frammentazione, altrimenti sarà difficile dare potere ai sindacati stessi e ascoltare le loro richieste”.

Dello stesso parere è Antonio Naddeo – presidente di Aran – che afferma: “È fondamentale evitare la frammentazione, altrimenti sarà difficile dare forza al sindacato stesso e ascoltare le richieste che vengono avanzate. L’attività sindacale è un’attività continua all’interno dell’organizzazione. Quindi dobbiamo ascoltare costantemente”.

Antonio Ciavarelli, segretario generale del Sindacato Marinai e Guardia Costiera, ha parlato della necessità di “sindacati autonomi, indipendenti e liberi”. “Per questo vogliamo riportare l’attenzione sui lavoratori, sui loro valori e sulle loro esigenze. E con questo approccio affronteremo anche la legge sulla rappresentanza sindacale”.

Lucio Giacomardo

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