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Commercialisti, Cataldi (Giovani): “Riforma ordinamento professionale è la priorità”

NewsCommercialisti, Cataldi (Giovani): “Riforma ordinamento professionale è la priorità”

Portare avanti con determinazione il percorso di riforma dell’ordinamento professionale, lasciando da parte ogni dinamica che possa rallentarne l’iter. È quanto richiesto dall’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

“Ci preme chiarire – afferma Francesco Cataldi, presidente UNGDCEC – che l’unico obiettivo è quello di favorire la prosecuzione della riforma del nostro ordinamento. Non intendiamo entrare nel merito delle questioni legate al rinnovo della governance nazionale: non ci interessano e non devono in alcun modo interferire con un processo atteso da tempo da tutta la categoria”.

Dopo un lungo confronto tra Ordini e sigle sindacali e l’approvazione definitiva del testo da parte del Consiglio Nazionale, il provvedimento è pronto per affrontare la fase parlamentare. È questo, secondo l’Unione, il momento più delicato e decisivo.

“Il testo approvato – prosegue Cataldi – non soddisfa pienamente tutti, e questo è naturale. Tuttavia, riteniamo che oggi la priorità assoluta sia quella di avviare l’iter legislativo. Eventuali modifiche o correttivi potranno e dovranno essere valutati in quella sede, ma ciò che conta ora è non fermarsi”.

L’Unione ribadisce il proprio sostegno a una riforma che introduce significativi avanzamenti rispetto all’attuale assetto normativo, a partire da una più attenta considerazione dei giovani colleghi e da una ridefinizione delle competenze professionali, più in linea con le esigenze del mercato.

“Abbiamo già espresso in passato le nostre osservazioni – ricorda Cataldi – alcune delle quali risultano già superate dal testo attuale, come il prolungamento del mandato a cinque anni o la questione del terzo mandato. Per le altre, continueremo a offrire il nostro contributo, con spirito costruttivo”.

Il presidente dell’UNGDCEC conclude con un appello all’unità della categoria.

“In un momento tanto cruciale, serve compattezza. Le legittime differenze non devono trasformarsi in ostacoli. Mettiamo al primo posto l’interesse collettivo: abbiamo bisogno di una nuova legge, aggiornata, che sostituisca il D.Lgs. 139/2005. L’iter deve partire subito, ma non deve in alcun modo interferire con le scadenze naturali dei mandati degli Ordini Territoriali e del Consiglio Nazionale. I rinnovi devono seguire il loro corso ordinario, senza influenze o strumentalizzazioni”.

 

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