Ex direttore generale di Huarong International
Roma, 29 mag. (askanews) – Bai Tianhui, ex alto dirigente del gestore patrimoniale statale Huarong, è stato condannato a morte per corruzione per aver accettato tangenti per 1,1 miliardi di yuan (140 milioni di euro). Lo segnala oggi la televisione pubblica cinese CCTV.
L’ex direttore generale della China Huarong International Holdings (CHIH) – secondo l’accusa che ha portato alla condanna da parte del Tribunale intermedio del popolo di Tianjin emessa ieri – ha sfruttato la sua posizione per aiutare altri soggetti nell’acquisizione e finanziamento di progetti in cambio di enormi somme di denaro.
La CCTV ha specificato che Bai non ha risposto alle accuse e non ha chiarito se il manager intenda fare appello contro la sentenza.
La condanna di Bai è l’ennesima pietra miliare all’interno della dura campagna anti-corruzione lanciata dal presidente Xi Jinping dopo il suo arrivo al potere nel 2013.
Bai è il secondo alto dirigente di Huarong a ricevere una sentenza di morte per corruzione. Lo stesso tribunale ha condannato a morte tre anni Lai Xiaomin, ex presidente del gruppo (ed ex capo diretto di Bai), per aver preso tangenti per 1,79 miliardi di yuan (227 milioni di euro), appropriazione indebita di beni pubblici per più di 25,13 milioni di yuan (3,2 milioni di euro) e bigamia. La sentenza è stata eseguita
CHIH è un’unità offshore della China Huarong Asset Management (CHAM). È stata acquisita dal Citic Group e rinominata China Citic Financial Asset Management a gennaio.
Secondo la CCTV, Bai stato anche privato permanentemente dei suoi diritti politici e ha subito la confisca di tutti i beni personali, come pena accessoria. Per evitare la condanna a morte al manager non è stato sufficiente aver fornito informazioni che hanno portato ad altri arresti.
Altri quattro dirigenti di alto spessore di Huarong, tra cui l’ex presidente di Huarong Real Estate Wang Pinghua, e Qin Ling, che era presidente di Huarong Investment, sono in attesa di giudizio.