Racconta al Corriere della Sera un buco nei bilanci
Roma, 25 mag. (askanews) – Addio di Luciano Benetton in prima pagina oggi sul Corriere della Sera: “Sono stato tradito – rivela il fondatore dell’impero dell’abbigliamento di Treviso -: le verità dei bilanci nascoste dai manager”.
L’industriale parla di una “bomba”, un “buco” di bilancio presentato “all’improvviso” dai manager “che ci lascia senza fiato. Saremo attorno ai 100 milioni”. Con “amarezza profonda”, descrive il quotidiano nell’intervista, Benetton ricostruisce le tappe della vicenda. “In sintesi, mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola. Qualche mese fa ho capito che c’era qualche cosa che non andava. Per fortuna avevamo deciso di ritirare da tempo dalla Borsa la Benetton”.
Benetton ricorda che nel 2018 Edizione non era riuscita a trovare una compagine manageriale di qualità. La società perdeva parecchio”. Che rientrò in azienda e che cercò “di risolvere gli errori più evidenti” e verso la fine del 2019 “mi suggeriscono una candidatura per il ruolo di amministratore delegato. La mia funzione in quel momento era quella di tutor”.
“Iniziamo la collaborazione”, prosegue. Dopo il Covid “il piano triennale per il pareggio è stato spostato al 2023 e l’obiettivo era risultato accettabile”. Nei vari Cda i numeri continuano a dare la fotografia di un pareggio possibile. “Solo il 23 settembre del ’23 viene accennato a qualche problema ma in modo tenue. Sembrava tutto sotto controllo”.
Poi “mi accorgo che i numeri non mi tornano e che il problema va ben oltre”. In uno dei Consigli dei mesi successivi “scoppia la bomba, di questo si tratta”.
Sui manager “o sono impreparati al punto da non saper comprendere i fondamentali dell’azienda, quindi in buona fede ma gravemente inadeguati agli incarichi che hanno ricoperto, oppure hanno deciso volontariamente di tenere nascosta la realtà dei fatti quindi omettendo informazioni preziose, fino al punto in cui non hanno più potuto nascondere la verità. Ci sarà un’investigazione a riguardo”.
“Da parte mia è stato grave l’essermi fidato e l’aver pensato che fossero consapevoli e responsabili”. Ora bisogna “guardare avanti” e nei prossimi mesi “sarà fatto un piano per il futuro”, conclude “purtroppo ci saranno sacrifici da fare”.