Gli studenti napoletani sono in agitazione per la mancanza di organizzazione sia a livello nazionale che locale. Abbiamo raccolto le istanze dei rappresentanti d’istituto del liceo classico Vittorio Emanuele che hanno denunciato in maniera determinata la ‘falsa partenza’ dell’anno scolastico rappresentando tutti i problemi.
“Il Vittorio Emanuele-Garibaldi, scuole del centro di Napoli – hanno sottolineato – gestiste da un unico dirigente, non ha le strutture idonee ad accogliere tutti gli iscritti. La Città Metropolitana di Napoli aveva garantito che sarebbero state individuate soluzioni efficaci. Ma ciò non è accaduto”.
I dirigenti scolastici di Genovesi e Vittorio Emanuele-Garibaldi hanno tentato di trovare un compromesso coinvogendo con il vicesindaco metropolitano. Nonostante i numerosi incontri purtroppo nulla è cambiato.
Anche se la preside continua a sostenere che l’atto predisposto per l’assegnazione delle classi al Genovesi non sarebbe valido mentre il vicesindaco Marrazzo afferma il contrario. La situazione, dunque, sembra oggettivamente preoccupante”.
“La settimana scorsa gli studenti, dopo una accessa manifestazione di protesta e, con estrema difficoltà, sono riusciti ad incontrare il Vicesindaco MarrazzoTre ragazzi del Vittorio Emanuele. La delegazione era composta da tre giovani dell’istituto Genovesi con un genitore di ogni scuola”.
“Abbiamo chiesto l’istituzione della componente studentesca all’interno dell’ambito decisionale scolastico, protestando contro la poca chiarezza della Città Metropolitana di Napoli. Ci siamo trovati al centro di una diatriba tra dirigenti scolastici che ha evidenziato la pessima gesione dell’ente metroolitano che non ha investito sugli spazi all’aperto e luoghi della nostra città, non ha valorizzato le attività sportive ipotizzando una diversa didattica in presenza. Noi chiediamo una nuova attività scolastica, ma nel frattempo siamo delusi perché si è pensato solo alla fornitura dei ‘banchi a rotelle’ anche se a Napoli ne sono stati consegnati davvero molto pochi”.
Continuano le segnalazioni di disagi all’interno delle scuole. A distanza di neanche una settimana dall’inizio delle lezioni sono ancora tanti i disagi. Emergono in maniera evidendete gli errori di gestione commessi da parte degli organi istituzionali.
È ancora anacronistico parlare di un’istruzione alternativa?
Matteo Giacca
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