È decisamente un «venerdì 17», caratterizzato da traffico intenso, ritardi, difficoltà negli spostamenti, quello che gli italiani stanno vivendo nei grandi centri: sono in atto scioperi nei trasporti, specie quello locale, proclamati dai sindacati autonomi. Braccia incrociate anche nella scuola, nella sanità e nella pubblica amministrazione. Manifestazioni di protesta sono in programma in mattinata a Roma e a Milano.
È decisamente un «venerdì 17», caratterizzato da traffico intenso, ritardi, difficoltà negli spostamenti, quello che gli italiani stanno vivendo nei grandi centri: sono in atto scioperi nei trasporti, specie quello locale, proclamati dai sindacati autonomi. Braccia incrociate anche nella scuola, nella sanità e nella pubblica amministrazione. Manifestazioni di protesta sono in programma in mattinata a Roma e a Milano.
DISAGI – I disagi maggiori ovviamente si stanno verificando nel settore trasporti. Se è vero infatti che l’astensione dal lavoro non avrà ripercussioni rilevanti sulla circolazione di treni a media e lunga percorrenza e sul movimento aereo, è altrettanto vero che nelle città nel trasporto pubblico locale i sindacati autonomi raccolgono forti consensi e i riflessi dell’agitazione si stanno già avvertendo. Si cerca di correre ai ripari, e il Campidoglio ha disposto la disattivazione delle Zone a traffico limitato diurne del centro e di Trastevere, in concomitanza appunto con lo sciopero del trasporto pubblico, dalle 8,30 alle 16,30. I varchi saranno disattivati per consentire il transito del traffico privato. La variazione non riguarda però le Zone a traffico limitato notturne, che saranno quindi regolarmente attive.
CAOS A MILANO – Anche a Milano l’amministrazione comunale è intervenuta disponendo la sospensione dell’Ecopass e autorizzando la liberalizzazione dei turni di servizio taxi, solo per il carico nella città di Milano, dalle 18 alle 24. Ma la situazione, a detta della polizia municipale, «è caotica». Secondo i dati forniti dall’Azienda Trasporti Milanese (Atm), alle 10.30 il 68% dei mezzi di superficie della rete Atm è in servizio. Alle 18 comincerà anche lo sciopero della rete metropolitana fino a fine servizio. «È un bel corteo molto nutrito – ha affermato Alex Miozzi della Confederazione Unitaria di Base (Cub) a proposito della manifestazione -: c’è una forte adesione». Le rivendicazioni del sindacato riguardano un aumento annuo di 3.000 euro in busta paga, la riduzione dei prezzi dei generi di prima necessità e un adeguamento salariale e delle pensioni; la lotta al precariato e maggiori sanzioni per gli incidenti sul lavoro; l’abrogazione del decreto Gelmini, la tutela di servizi sanitari di qualità e lo stato sociale che, a detta della Cub, «è continuamente messo in discussione».
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