PIMONTE. “La debacle elettorale del Partito Democratico a Rimonte? E’ figlia dei troppi litigi e delle troppe contraddizioni interne al partito”. E’ l’analisi di Antonio Abagnale, ex coordinatore della Margherita, ai risultati delle ultime Politiche del 13 e 14 aprile scorsi. “Le ragioni del flop – afferma – sono riconducibili alle fratture consumatesi nei direttivi di Margherita e Ds, che nel 2007 si sono spaccati appoggiando due diversi candidati a sindaco e che da allora non si sono più riappacificati.
PIMONTE. “La debacle elettorale del Partito Democratico a Rimonte? E’ figlia dei troppi litigi e delle troppe contraddizioni interne al partito”. E’ l’analisi di Antonio Abagnale, ex coordinatore della Margherita, ai risultati delle ultime Politiche del 13 e 14 aprile scorsi. “Le ragioni del flop – afferma – sono riconducibili alle fratture consumatesi nei direttivi di Margherita e Ds, che nel 2007 si sono spaccati appoggiando due diversi candidati a sindaco e che da allora non si sono più riappacificati.
Dal 2007 gli asti e le contrapposizioni si sono via via amplificati. Gli egoismi, i personalismi dei rappresentanti dei due schieramenti hanno giocato un ruolo decisivo. I rapporti tra i politici locali del pd si sono così deteriorati a tal punto da impedire ogni forma di dialogo e di riappacificazione”. Una dura reprimenda quella di Abagnale, che continua. “Pensavo e speravo che tutto ciò si potesse superare in presenza di un progetto politico di carattere nazionale che sicuramente ha interessato anche i nostri territori. Noi invece ci siamo impegnati solo a mostrare i muscoli, ci siamo misurati sul non fare e abbiamo inevitabilmente prodotto un risultato a dir poco indecente. Per questo spero che quanto prima possa partire tra le opposte fazioni un dialogo costruttivo e proficuo per il futuro del Partito Democratico”. Abagnale individua poi in Piergiorgio Sagristani l’uomo guida di un progetto che punta a far crescere il pd sul territorio. “Sagristani ha già dimostrato di saper portare avanti un progetto politico con grande convinzione – conclude -, senza alcuna deriva opportunistica. A lui auguro un futuro ricco di soddisfazioni all’interno di un Pd forte e, finalmente, coeso anche a Rimonte”.
FRANCESCO FUSCO
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