Il Covid-19 «ha creato la più grande interruzione dei sistemi educativi nella storia». Sono stati colpiti «quasi 1,6 miliardi di studenti in più di 190 Paesi e la nostra regione non fa eccezione». È l’allarme contenuto nella dichiarazione congiunta del direttore Regionale per l’Europa dell’Oms Hans Kluge e del ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del summit con 53 Paesi sull’emergenza pandemia.
Per la prima volta nella storia dell’umanità un’intera generazione di bambini in tutto il mondo ha dovuto interrompere la propria istruzione: la chiusura delle scuole per contenere la diffusione del coronavirus in pieno lockdown ha lasciato 1,6 miliardi di bambini e adolescenti lontani dai banchi. Il 90% della popolazione studentesca, mentre prima dell’emergenza erano 258 milioni, molto meno di un quarto.
I profondi tagli al budget per l’istruzione e la crescente povertà causati dalla pandemia potrebbero costringere complessivamente almeno 9,7 milioni di bambini a lasciare la scuola per sempre entro la fine di quest’anno, mentre milioni di altri bambini avranno gravi ritardi nell’apprendimento. Questa la denuncia contenuta nel rapporto globale di Save the Children, dal titolo Save our education.
Matteo Giacca
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